La Pattuglia Acrobatica Nazionale (“Frecce Tricolori”) compie oggi 60 anni

Il 12 ottobre 2018, il Premio nazionale Gentile da Fabriano, alla sua XXII edizione, veniva conferito alle “Frecce Tricolori”, orgoglio del tricolore italiano nel mondo. Intervenivano, nell’occasione, il Cap. Mattia Bortoluzzi, Pony 6, uno dei piloti più esperti, e il Gen. di Divisione Giorgio Baldacci, Capo del V Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, qui nella foto. A seguire alcune parti del loro intervento.

CAP. MATTIA BORTOLUZZI: “E’ un privilegio rappresentare l’Aeronautica Militare, rappresentare l’Italia sia in Italia che all’estero, e questo ci rende veramente orgogliosi e ci dà una carica psicologica molto importante. I valori che vogliamo trasmettere non sono solo quelli della professionalità in quanto piloti dell’Aeronautica, e mostrare cosa questa sia in grado di fare, e con aerei tra l’altro italiani. Per questo rappresentiamo anche l’industria italiana. La nostra è una vera esperienza di squadra ed anche per questa ragione il Premio è molto sentito. Fare squadra è un obiettivo molto importante che cerchiamo di perfezionare ogni anno perché il nostro gruppo di piloti è in continua evoluzione. Ogni anno 1/2 nuovi piloti entrano in squadra e così questa si rinnova continuamente.

Vorrei ampliare un momento il concetto di squadra dicendo che questa non è costituita solo dei dieci piloti. Ci sono circa cento persone che, con il loro lavoro, ci permettono di volare e di esibirci in cielo. Siamo dei fortunati interpreti che riescono a continuare, a tramandare lo spartito che è stato scritto più di cinquant’anni fa. A volte parlare di squadra per noi diventa ancor più difficile perché è una cosa che abbiamo nel Dna. L’Aeronautica Militare ci insegna l’importanza e il valore della squadra, ci inserisce all’interno di un gruppo fin dall’età di 18/19 anni. Così per noi diventa tutto naturale. Questo spirito di squadra viene esaltato con le Frecce Tricolori, ma sostanzialmente tutti i gruppi dell’Aeronautica Militare sono costruiti alla stessa maniera.

Portiamo la nostra esperienza non solo attraverso le esibizioni, ma anche attraverso incontri e conferenze pubbliche. Quando dobbiamo parlare del valore della squadra, del teambilding, per noi diventa difficile perché è una cosa che abbiamo dentro. Sembra di parlare di cose ovvie. Ma in realtà non lo sono. Ringraziamo l’Aeronautica che ci ha fatto crescere con questi valori. La cosa più difficile che facciamo ogni anno è riuscire a tramandare le nostre esperienze e mantenere il livello di eccellenza che abbiamo raggiunto. E la cosa non è così semplice. Avendo alcuni piloti nuovi ogni anno, questi devono essere amalgamati all’interno del gruppo”.

GEN. GIORGIO BALDACCI “Noi siamo un’Aeronautica giovane, nasciamo nel 1923, ma già nel 1929 diamo vita a Campoformio, in Friuli, alla prima scuola di alta acrobazia. Sostenuto dal fondatore Italo Balbo è esattamente questo: mai più prime donne. Prime donne sono quelle che hanno fatto i record, quelli che volano da soli, quelli che fanno la trasvolata da soli, che fanno i record di velocità, i record d’altezza. Ma noi stiamo cercando una forza armata e quindi l’ordine di servizio è di volare in coro, volare insieme. E questa scuola nasce proprio per insegnare ai piloto come volare tutti quanti insieme. E allora perché l’acrobazia? L’acrobazia è fondamentale perché non tutti i nostri voli sono voli di pace. Al di là del fatto che è molto bello assistere alle manifestazioni aeree delle Frecce Tricolori, ahimè talvolta troviamo qualcuno che potrebbe abbatterci.

E allora chi è veramente padrone delle manovre acrobatiche, chi è in grado di farle in contesti non propriamente pacifici ha molte più possibilità di sopravvivere. E’ qui la famosa tradizione degli assi della prima guerra mondiale, uniti chiaramente ad un primato sportivo. La stampa del tempo riuniva negli assi gli assi sportivi e gli assi della caccia della prima guerra mondiale. Ed asso era colui che abbatteva cinque velivoli. Il nostro Francesco Baracca, caduto nelle sue ultime missioni, ne abbatté trentaquattro e per questo fu chiamato l’asse degli assi. E’ da lì che noi veniamo, che prendiamo le nostre tradizioni, che continuiamo il nostro lavoro costante per poter essere all’altezza della situazione. Questo è un fattore estremamente importante sul quale noi, alla fine, lavoriamo tutti i giorni dell’anno”.

 

La XXV edizione del Premio Gentile nel segno del suo fondatore Sen. Prof. Carlo Bo

    FABRIANO. Sarà dedicata al suo fondatore Sen. Prof. Carlo Bo la XXV edizione del Premio Gentile, nel ventesimo anniversario della morte (2001- 2021) e nel centodecimo della nascita (1911-2021). La cerimonia conclusiva del Premio, con la consegna dei Premi, si terrà in Fabriano, presso il Teatro Gentile, sabato 9 ottobre 2021. A seguire una breve biografia dell’illustrissimo intellettuale ligure.

    Carlo Bo, critico letterario e scrittore, ultimo di tre figli, nasce a Sestri Levante il 25 gennaio 1911, da Ada Sanguineti, profondamente cattolica, e da Angelo, notaio, di convinzioni liberal-mazziniane, poi antifascista. Dopo gli studi universitari a Firenze, dove consegue la laurea in Lettere moderne e si impone come guida di un prestigioso gruppo di letterati ed intellettuali, Bo è chiamato nel 1939 ad insegnare Lingua e letteratura francese e Lingua e letteratura spagnola all’Università di Urbino. L’8 marzo 1947 viene poi eletto Rettore, carica che manterrà ininterrottamente fino alla morte nel 2001.  Nel 1956 la città di Urbino gli conferisce la cittadinanza onoraria. Sotto la sua guida, l’Università di Urbino vedrà un grande sviluppo, con nuove facoltà e corsi di studio, il rinnovamento e l’ampliamento delle strutture per la ricerca scientifica, la didattica e l’amministrazione, affidando all’arch. Giancarlo De Carlo il restauro di palazzi storici e la costruzione dei Collegi universitari. Nel 1968 fonda, a Milano, la “Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM”. Nel 1984 Carlo Bo è nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La sua produzione letteraria è sterminata, in parte è stata raccolta nel volume Letteratura come vita. Antologia critica, curata da Sergio Pautasso (Rizzoli, Milano, 1993). Con Carlo Bo ci troviamo in un luogo privilegiato della cultura del ‘900, essendo egli sempre pronto a rispondere, anche attraverso i suoi interventi sui grandi quotidiani nazionali, la partecipazione ad eventi culturali e in altre forme, alla molteplicità dei quesiti, delle proposte e dei problemi individuali e collettivi del suo e nostro tempo.

Roberto Cingolani, neoministro alla Trasformazione ecologica, già Premio Gentile 2014

Titolare dell’importante Ministero alla “Transizione ecologica” nel neonato Governo di Mario Draghi, l’Ing. Roberto Cingolani, già fondatore e Direttore scientifico dell’eccellente Istituto Italiano di Tecnologia, con sede in Genova, è stato tra i premiati della XVIII edizione del Gentile da Fabriano nella Sezione “Scienza, ricerca e innovazione”. La cerimonia di premiazione si è tenuta all’Oratorio della Carità l’11 ottobre 2014. Nella stessa edizione il Premio era stato conferito a “Medici Senza Frontiere”, all’Ing. Francesco Caio, ad Arrigo Sacchi, al giornalista Gian Antonio Stella, all’Associazione “La Luna”, al Ministro Generale dei Frati Minori  Fr. Michael Anthony Perry.

 

Intervenendo dopo il conferimento del Premio, Cingolani affermava, tra l’altro: “… Attorno al 1950 c’è un gruppo di giovani con la testa dura che brevetta il transistor e l’anno scorso (2013), per la prima volta nella storia dell’umanità, l’uomo ha prodotto più sistemi artificiali che chicchi di riso. In particolare l’anno scorso è stato il primo anno in cui il numero dei transistor è stato superiore al numero dei chicchi di riso prodotti dalla natura. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo avuto più interconnessioni digitali che esseri umani nel pianeta, quindi c’è una serie di interessanti ricadute che poi, a distanza di decenni, viene fuori perché si è avuta la forza di fare di più nel momento in cui forse era più semplice affogare.

Da un certo punto di vista, l’immagine è quella di chi arriva al fondo del lago, del mare, del barile e trova la forza di risalire nel momento in cui sarebbe più facile accomodarsi nel fondo. Quindi da me non sentirete lamentele, come se ne sentono di solito in chi fa ricerca. Tra l’altro io ho fatto il nomade. Sono lombardo, parte del sangue marchigiano, e ho vissuto un po’ in tutti i paesi del mondo. …….

È necessario avere visione. La visione è fondamentale in tutto e, in particolare, nella scienza. Vuol dire mettere un punto all’infinito, tracciare una retta e se si vuole arrivare là è quasi irrilevante che quel punto sia nella posizione giusta. L’importante è avere una direzione e tutto dovrà girare attorno a questa direzione, altrimenti ci si disperde. Oggi la visione è tener conto che questo pianeta va verso i 10 miliardi di abitanti e il 20% della popolazione ha l’80% dell’energia e dell’acqua, che il welfare non è più sufficiente, che la tecnologia deve dare risposte e che queste risposte dovranno diminuire le difficoltà tra i popoli, non abbassando il nostro livello di vita ma alzando quello di chi sta peggio. È una sfida tecnologica senza precedenti, credetemi, anche se non posso entrare nei dettagli”.

 

Andrea Pontremoli al Premio nazionale Gentile da Fabriano: Far brillare i tanti punti di luce che abbiamo per dare un futuro all’Italia

Andrea Pontremoli: “Il nostro ruolo e’ dare una direzione, dare uno scopo alla nostra azienda, perché mi permetto di aggiungere, sul tema della sostenibilità su cui si è soffermata Grazia Francescato,  che c’é una sostenibilità economica, una sostenibilità ambientale, una sostenibilità sociale che é, forse, la più importante di tutte. Ma dobbiamo anche aggiungere un altra piccola parola che é sostenibilità nel tempo. Io devo costruire un’azienda che sia sostenibile nel tempo, quindi non può rovinare l’ambiente, altrimenti non sarà sostenibile nel tempo, non può uccidersi per fare profitti, altrimenti non sarà sostenibile nel tempo.  Quando sono arrivato in questa azienda, il fondatore Gianpaolo Dallara, che è una persona straordinaria, mi ha dato una quota dell’azienda per dargli la garanzia che porterò l’azienda alla prossima generazione. Abbiamo deciso, io e lui, di darci uno stipendio, alto abbastanza per vivere bene, ma tutti gli utili dell’azienda li reinvestiamo per costruire l’innovazione del futuro, perché garantirà la sostenibilità nel tempo della nostra azienda. Dobbiamo anche far brillare, come si diceva prima, questi punti di luce che il Premio Gentile presenta oggi, perché, come diceva mio nonno,  la parola suona e l’esempio tuona. Grazie

Rino Rappuoli al Premio nazionale Gentile da Fabriano 2020 (“Il futuro che vogliamo”).

    FABRIANO. Intervenendo al Teatro Gentile di Fabriano, sabato 10 ottobre, dopo il conferimento del Premio nazionale Gentile da Fabriano (XXIV edizione 2020, Sezione “Scienza, salute e ambiente”), lo scienziato Rino Rappuoli, uno dei maggiori esperti di vaccini al mondo, sollecitato dalla conduttrice Giorgia Cardinaletti, ha affermato: “La comunità scientifica in questo momento, sta come mai era mai successo prima; le informazioni circolano, sono veloci, c’é una completa apertura, perché questo non é un problema di un azienda o di un altra,  un problema globale. Se non risolviamo questo problema, non avverrà che una azienda farà meglio di un altra o uno Stato farà meglio di un altro, ma sarà un problema di tutti. Ci sono, a leggere i giornali, alcune tendenze nazionaliste, anche se gli scienziati e le aziende sono contro. Volevo dire due cose: la prima è  che i vaccini chiaramente sono la soluzione finale che daremo a centinaia di milioni di persone e, sono sicuro, che, quando questo succederà’, questo virus retrocederà. Però nel frattempo abbiamo molte persone che si ammalano, le avremo quest’inverno e le avremo per il prossimo anno. Quindi. oltre ai vaccini, ci vogliono anche le cure. Come avete visto quando il virus é arrivato gli abbiamo tirato contro tutti i farmaci che avevamo e non hanno funzionato, eccetto il cortisone. Farmaci veri e propri per questo virus arriveranno fra un anno o due. Ci sono, nel frattempo, farmaci che possiamo utilizzare più velocemente? Ci sono e sono gli anticorpi monoclonali umani. Cosa che ci siamo messi a fare a Siena e, credo, che siamo l’unico laboratorio in Europa che li sta facendo, abbiamo grossi competitori negli Stati Uniti. Questi anticorpi sono una tecnologia che cinque anni fa non avevamo, Oggi é possibile prendere sangue dai convalescenti, trovare le cellule che producono  anticorpi, e che sono le difese che hanno permesso a questa gente di guarire, produrli in grandi quantità in laboratorio e ridarli alle persone. Noi stiamo cercando di farli, li abbiamo isolati, sono tra i più potenti al mondo, li stiamo producendo in modo industriale e speriamo di poter cominciare le prove cliniche, con questi farmaci, entro la fine dell’anno e di metterli a disposizione della gente a cominciare da Marzo 2021. Siccome tutti sapevano che stavamo facendo questo, quando a Trump é stata data la stessa cura, pensavano che glieli avessimo fornita noi. Abbiano detto che non eravamo stati noi, ma, come avete visto, Trump è guarito velocemente e questo è un segno che questi anticorpi funzionano e funzioneranno. La combinazione tra anticorpi monoclonali e vaccini sarà la combinazione vincente che ci permetterà di riguadagnarci la libertà”.

I premiati eccellenti del Gentile da Fabriano 2020 – Edizione dedicata al Maestro Ennio Morricone, premiato nella XV edizione 2011

IL PREMIO GENTILE DA FABRIANO 2020 NEL RICORDO DEL MAESTRO ENNIO MORRICONE

FABRIANO. La XXIV edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano, sul tema: “Il futuro che vogliamo”, si terrà il prossimo 10 ottobre al Teatro Gentile, con inizio alle ore 10, in ricordo del Maestro Ennio Morricone, scomparso nel luglio scorso, intervenuto alla XV edizione del Premio, nell’ottobre 2011, con una magistrale lezione sul valore della musica per il cinema. La cerimonia sarà condotta da Giorgia Cardinaletti, giornalista Tg1.

La Giuria, presieduta da Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, ha scelto sei figure di alto profilo che presentiamo qui con alcune annotazioni professionali e culturali. Toccherà a loro, negli interventi successivi alla premiazione, fornire elementi di prospettiva, necessariamente sintetici ma utili per una riflessione sui compiti che sono di fronte a noi e che la pandemia da covid-19 ha reso ancora più complessi. Un bel gruppo di intelligenze di cui l’Italia e le Marche possono andare orgogliose e che daranno prestigio all’evento fabrianese, fondato nel lontano 1997 dal Sen. Carlo Bo.

Intanto sabato 3 ottobre, con inizio alle ore 17.30, e curata da Galliano Crinella e Giorgio Pellegrini, si inaugurerà al Museo della Carta e della Filigrana l’evento collaterale al Premio Gentile 2020: la Mostra di chine su carta, Quello che so, dell’artista sambenedettese Paolo Annibali. Nell’occasione sarà disponibile il Catalogo della Mostra edito dall’editrice QuattroVenti.

“Premio speciale della Giuria per la sostenibilità ambientale”

Grazia Carla Francescato

Ambientalista della prima ora, Grazia Carla Francescato ha compiuto una continua opera di sensibilizzazione partecipando attivamente a Convegni e Congressi in tutto il mondo. Ha scritto per le riviste “Natura oggi”, “Oasis”, “La Nuova Ecologia”, “Airone”. Presidente del “WWF Italia” dal 1992 al 1998, ha diretto “Panda”, il mensile dell’associazione. Sul piano politico, è stata Presidente della Fondazione dei Verdi (1999-2001) e Deputata nella XV legislatura (2006-2008). E’ stata tra i primi a promuovere la riconversione ecologica dell’economia e della società, l’integrazione tra le dimensioni ambientali, sociali ed economiche, coniugando le ragioni del lavoro e le ragioni dell’ambiente. La difesa della sostenibilità ambientale è un tema di vitale importanza per il futuro del pianeta e la Giuria è ben lieta di conferire il Premio speciale 2020 in questo ambito vitale a Grazia Carla Francescato.

Sezione “Officina marchigiana”

Lorenzo Antonelli

Lorenzo Antonelli è Presidente e Amministratore Delegato di “Voci Armoniche”. L’azienda, fondata nel 1935 a Osimo dal nonno Luigi, è nel distretto marchigiano che da più di un secolo produce fisarmoniche. Le voci sono il cuore, il principio sonoro, l’elemento fisico essenziale delle fisarmoniche. Si tratta di assemblati metallici di altissima precisione, che generano il suono attraverso il flusso d’aria. I mercati richiedono oggi visione, coraggio di cambiare, energia e competenza. Dal 2012 ha iniziato una riorganizzazione per adattare l’azienda alle attuali sfide. Ha saputo prendere dall’artigiano e dall’industria il meglio delle rispettive specificità, in una sintesi che può definirsi manifattura d’eccellenza. Ha coniugato il sapere della tradizione di una Officina marchigiana con i più avanzati metodi organizzativi e tecnico-produttivi, creando un sistema di competenze strutturato e realizzando una bellezza del suono che dalle Marche conquista il mondo.

Sezione “Scienza, salute e ambiente”

Rino Rappuoli

Rino Rappuoli é uno dei più conosciuti e stimati scienziati al mondo nell’ambito della microbiologia, in particolare nel campo dei vaccini, per i quali ha proposto tecnologie originali di grande efficacia e sicurezza. Tra i principali risultati delle sue straordinarie ricerche scientifiche, ricordiamo: la messa a punto dell’approccio genomico, noto come ‘reverse vaccinology’, il primo vaccino ‘acellulare’ al mondo contro la pertosse, prodotto con tecniche di DNA ricombinante, i vaccini contro il meningococco B e C, la sintesi di adiuvanti per diversi vaccini. E’ membro di numerose società scientifiche e ha ricevuto moltissimi premi e onorificenze. Nel 2005 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica. E’ uno dei pochi scienziati che per esperienza, genialità, etica di comportamento potrà essere un protagonista per realizzare ‘ il futuro che vogliamo’.

Sezione “Economia, lavoro e innovazione”

Andrea Pontremoli

Andrea Pontremoli, imprenditore e manager, dal 2007 è Amministratore Delegato e Socio di “Dallara Automobili”, azienda leader di vetture da competizione e ad alte prestazioni. Interprete e protagonista dell’innovazione tecnologica italiana, si è formato in IBM Italia dove, assunto come tecnico, ha percorso l’intera carriera fino ad essere nominato, nel 2004, Presidente e Amministratore Delegato. Costante è stato il suo impegno per lo sviluppo di Parma e del suo territorio. Dopo l’esperienza in IBM è infatti tornato nella sua terra, in provincia di Parma, dove grazie anche al suo contributo si è realizzata quella che oggi è la “motor valley” dell’Emilia Romagna, un distretto dell’eccellenza dove Dallara Automobili collabora con i più importanti marchi del mondo come Ferrari, MaseratiLamborghiniDucati. In lui si uniscono la capacità di condividere la forza di un sogno con abilità tecnica, entusiasmo, determinazione.

Sezione “Carlo Bo per la cultura, l’arte e la comunicazione”

Stefano Boeri

Architetto, urbanista, una biografia professionale d’eccellenza, Stefano Boeri è oggi conosciuto ovunque per il suo “Bosco Verticale”, l’edificio-prototipo della bio-diversità, le due torri di Porta Nuova, a Milano, un progetto premiato in Europa (Francoforte, 2014) e a livello mondiale (Chicago, 2015) come miglior alto edificio del mondo. Boeri ha coinvolto nella sua idea botanici ed etologi, realizzando un sistema per creare un doppio grattacielo, con oltre 20 mila piante. Progettista e membro del Comitato scientifico dello “Skolkovo Innovation Center” di Mosca, oggi dirige il “Future City Lab” della Tongji University di Shanghai, un programma di ricerca che anticipa le mutazioni delle metropoli. Dal febbraio 2018 è presidente della Fondazione “La Triennale”. Recentemente Stefano Boeri ha vinto il concorso per la realizzazione del “Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso”, nell’area del vecchio Ponte Morandi di Genova.

Sezione “Vite di italiani”

Monica Guerritore

Monica Guerritore è attrice, drammaturga, regista, scrittrice. Ha esordito a 16 anni, diretta da Strehler, che la volle Anja in un memorabile Giardino dei ciliegi. Da Strehler a Gabriele Lavia (padre delle sue due figlie, Maria e Lucia), al teatro sperimentale di Giancarlo Sepe. Ha percorso una strada piena di successi, ma anche di scelte difficili: donna di gran fascino, non ha mai “usato” la bellezza, preferendo lavorarci sopra. Come la Fallaci, su cui ha scritto un’opera teatrale che ha debuttato al festival di Spoleto, nel 2013, dice: “Il mio talento è la mia libertà”. Ha interpretato   il complesso racconto della sessualità femminile con la forza del suo corpo, senza allusioni, fatto di sudore, movimento, espressione. Presidente del Premio Campiello, nel  2014, nel 2015 il suo Dall’inferno all’Infinito ha  aperto le giornate della Lingua Italiana all’Accademia della Crusca. Nel 2011 è nominata, dal presidente Giorgio Napolitano, Commendatore al merito della Repubblica per l’impegno nel campo delle Arti e della Cultura.

 

 

 

 

Al Teatro Gentile la cerimonia conclusiva della XXIV edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano, sul tema: “Il futuro che vogliamo”

AL TEATRO GENTILE IL PREMIO NAZIONALE GENTILE DA FABRIANO 2020 SUL TEMA: “IL FUTURO CHE VOGLIAMO”

 Si terrà sabato 10 ottobre p.v., con inizio, alle ore 9.30, presso il Teatro Gentile, e nel rispetto delle norme anti-covid, la cerimonia conclusiva della XXIV edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano, fondato dal Sen. Carlo Bo e diretto da Galliano Crinella. Promosso dall’Associazione “Gentile Premio”, l’evento si avvale del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Marche, del Comune di Fabriano, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e dell’Unione Montana dell’Esino Frasassi. La cerimonia è condotta dal Giorgia Cardinaletti, giovane e valente giornalista TG1, già conduttrice, tra gli altri suoi impegni, della “Domenica Sportiva”.

Gli enti sostenitori del Premio sono: Fondazione Carifac, Faber Spa, Diatech, Fabriano (Gruppo Fedrigoni), Ueber Srl. Il tema generale dell’edizione 2020 ci porta entro la dimensione del futuro, e a questa faranno riferimento le esperienze culturali e professionali che l’evento, nelle sue differenti Sezioni, metterà in evidenza, così come fa ogni anno segnalando un insieme di intelligenze meritevole di attenzione e in qualche modo esemplare.

A seguire i premiati scelti dalla Giuria presieduta dal Rettore dell’Università di Urbino prof. Vilberto Stocchi, e di cui fanno parte: Enrico Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi, Gian Mario Bilei, Fabio Biondi, Carlo Cammoranesi, Roberto Carmenati, Galliano Crinella, Gualtiero De Santi, Francesco Iacobini, Francesco Leopardi Dittaiuti, Roberto Malpiedi, Antonio Pieretti, Riccardo Remedi, Maria Teresa Veneziani.

Nella Sezione “Carlo Bo per la cultura, l’arte e la comunicazione” il premio è conferito all’arch. milanese Stefano Boeri, autore di grandi opere futuribili, a cui è stato recentemente affidato il Parco della Memoria del Ponte Morandi che passerà al di sotto dell’infrastruttura ideata da Renzo Piano. Nella Sezione “Economia, lavoro e innovazione” il premio è assegnato ad Andrea Pontremoli, già presidente e AD di IBM Italia, attualmente AD e Socio di “Dallara Automobili”, azienda leader di vetture da competizione e ad alte prestazioni, uomo che ha molto contribuito al rilancio di Parma dopo la crisi economica e sociale che ha investito la città. Nella Sezione “Scienza, salute e ambiente” verrà premiato lo scienziato microbiologo

Rino Rappuoli, uno dei maggiori esperti europei in tema di vaccini, medaglia d’oro al merito della sanità pubblica nel 2005, attualmente direttore scientifico e responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Rosia. Nella Sezione “Vite di italiani” il premio va a Monica Guerritore, attrice, drammaturga, regista scrittrice. Donna di grandi qualità artistiche, come Oriana Fallaci ha compreso che talento e vocazione possono renderci liberi. Nominata nel 2011, dal presidente Giorgio Napolitano, Commendatore al merito della Repubblica per l’impegno nel campo delle arti, è un esempio di professionalità e di impegno culturale.

La Sezione “Officina marchigiana” vede premiato Lorenzo Antonelli, Presidente e AD di “Voci Armoniche”, l’azienda fondata nel 1935, ad Osimo, dal nonno Luigi, e che opera nel distretto marchigiano che da più di un secolo produce fisarmoniche. Antonelli ha coniugato il sapere della tradizione di una officina marchigiana con i più avanzati metodi organizzativi e tecnico-produttivi, creando un sistema di competenze strutturato e realizzando una bellezza del suono che dalle Marche conquista il mondo. Infine, il “Premio speciale della Giuria per la sostenibilità ambientale”, in un tempo in cui l’attenzione all’ambiente si è fatta molto alta, viene conferito a Grazia Carla Francescato, un passato con militanza politica nel movimento dei Verdi, profonda conoscitrice delle istanze volte alla tutela degli equilibri dell’ambiente e della terra.

L’iniziativa collaterale all’edizione 2020 del Premio, promossa in collaborazione con il Museo della Carta e della Filigrana, sarà la Mostra dell’artista marchigiano Paolo Annibali, Quello che so. Chine su carta, che sarà inaugurata, presso la sede dello storico Museo fabrianese, sabato 3 ottobre alle ore 17. La Mostra resterà aperta sino a domenica 29 novembre 2020. Sarà disponibile il Catalogo della Mostra, edito dal Premio nazionale Gentile da Fabriano in coedizione con QuattroVenti. Anche questo evento si terrà nel pieno rispetto delle norme imposte dall’attuale situazione sanitaria in Italia e nel mondo.

Quello che so. Chine su carta, la mostra di Paolo Annibali al Museo della Carta e della Filigrana dal 3 ottobre al 29 novembre 2020

L’evento collaterale alla XXIV edizione del Premio nazionale Gentile da Fabriano è la Mostra dell’artista sambenedettese Paolo Annibali, “Quello che so. Chine su carta”, con venti pregevoli opere che saranno esposte al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano dal 3 ottobre al 29 novembre 2020. Il Catalogo della Mostra contiene due brevi testi introduttivi di Galliano Crinella, presidente dell’Associazione “Gentile Premio” che organizza l’evento, e di Giorgio Pellegrini, direttore del Museo che ospita la Mostra, oltre che una bella pagina dell’Autore.

Omaggio a Sandro Trotti (“Le Cartelle del Gentile” / 06)

Realizzata la “Cartella del Gentile” / 06, Omaggio a Sandro Trotti, curata da Galliano Crinella. Contiene scritti di autorevoli critici d’arte che evidenziano i caratteri e l’evoluzione dell’impegno artistico dell’artista marchigiano, dagli inizi all’Accademia di Belle Arti di Roma fino ai suoi grandi “successi” in terra di Cina, ove insegna pittura ai docenti delle Accademie e delle Scuole d’arte e gli è stato dedicato un Museo permanente presso l’Accademia di Belle Arti di Canton. La Cartella contiene un’opera inedita del Maestro Trotti, la xilografia “Armonie della linea”, un volto di donna realizzato nel 2019 per la pubblicazione del Premio nazionale Gentile da Fabriano.

Ricordando il Sen. Sergio Zavoli

Il 4 agosto 2020 ci lasciati un esimio giornalista, un intellettuale di vaglia quale è stato il Sen. Sergio Zavoli. Era legato da un rapporto di reciproca stima con il Sen. Carlo Bo. Nel 2007 gli venne conferito il Premio Gentile da Fabriano, alla sua XI edizione. Nell’occasione Zavoli fece un magistrale intervento e disse, tra le altre cose: “Mi piacciono tanto le cose che appartengono, come posso dire, a quello che Aragon definiva, con una frase molto bella, solo il normale è poetico. Sul giornalismo ho un’idea, che fino a quando non ci decideremo a dire cose che a qualcuno dispiacerà, noi non diremo mai per intero la verità. Questa è un’affermazione che apporrei in tutte le redazioni dei giornali del nostro paese”.