La XXV edizione del Premio Gentile nel segno del suo fondatore Sen. Prof. Carlo Bo

    FABRIANO. Sarà dedicata al suo fondatore Sen. Prof. Carlo Bo la XXV edizione del Premio Gentile, nel ventesimo anniversario della morte (2001- 2021) e nel centodecimo della nascita (1911-2021). La cerimonia conclusiva del Premio, con la consegna dei Premi, si terrà in Fabriano, presso il Teatro Gentile, sabato 9 ottobre 2021. A seguire una breve biografia dell’illustrissimo intellettuale ligure.

    Carlo Bo, critico letterario e scrittore, ultimo di tre figli, nasce a Sestri Levante il 25 gennaio 1911, da Ada Sanguineti, profondamente cattolica, e da Angelo, notaio, di convinzioni liberal-mazziniane, poi antifascista. Dopo gli studi universitari a Firenze, dove consegue la laurea in Lettere moderne e si impone come guida di un prestigioso gruppo di letterati ed intellettuali, Bo è chiamato nel 1939 ad insegnare Lingua e letteratura francese e Lingua e letteratura spagnola all’Università di Urbino. L’8 marzo 1947 viene poi eletto Rettore, carica che manterrà ininterrottamente fino alla morte nel 2001.  Nel 1956 la città di Urbino gli conferisce la cittadinanza onoraria. Sotto la sua guida, l’Università di Urbino vedrà un grande sviluppo, con nuove facoltà e corsi di studio, il rinnovamento e l’ampliamento delle strutture per la ricerca scientifica, la didattica e l’amministrazione, affidando all’arch. Giancarlo De Carlo il restauro di palazzi storici e la costruzione dei Collegi universitari. Nel 1968 fonda, a Milano, la “Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM”. Nel 1984 Carlo Bo è nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La sua produzione letteraria è sterminata, in parte è stata raccolta nel volume Letteratura come vita. Antologia critica, curata da Sergio Pautasso (Rizzoli, Milano, 1993). Con Carlo Bo ci troviamo in un luogo privilegiato della cultura del ‘900, essendo egli sempre pronto a rispondere, anche attraverso i suoi interventi sui grandi quotidiani nazionali, la partecipazione ad eventi culturali e in altre forme, alla molteplicità dei quesiti, delle proposte e dei problemi individuali e collettivi del suo e nostro tempo.

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