Gianluigi Colin

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Nato a Pordenone nel 1956, Gianluigi Colin conduce da molti anni una ricerca artistica intorno al dialogo tra le immagini e le parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Si tratta di una poetica densa di richiami alla storia dell’arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, facendo sfumare i confini tra le epoche. Una poetica che vuole restituire all’esperienza artistica forti valenze militanti. È autore di numerosi saggi, articoli e interviste dedicati alla fotografia e all’arte contemporanea. Sue personali si sono tenute in numerose città italiane e straniere: tra le sue mostre, da segnalare quelle all’Arengario di Milano, nel 1998, al centro Cultural Recoleta di Buenos Aires, nel 2002, al Museo Manege di San Pietroburgo, nel 2003, al MADRE di Napoli, alla Bienal del Fin del Mundo a Ushuaia, al Museo IVAM di Valencia nel 2011, alla Fondazione Marconi a Milano nel 2012, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone nel 2013, al museo MARCA a Catanzaro, nel 2016, alla Triennale di Milano, nel 2018, a Matera, capitale europea della Cultura, nel gennaio del 2019. Protagonista di performance (organizzate in varie parti del mondo), è stato invitato a Valencia09 (presso l’IVAM di Valencia nel 2009) e selezionato per il Padiglione Italia della 54a esposizione d’Arte Internazionale della Biennale d’arte di Venezia. Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.